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Washington e l’assalto al Campidoglio sotto la lente del fact-checking

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7 gennaio 2021
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Il 6 gennaio 2021 centinaia di manifestanti radunati a Washington (Stati Uniti) hanno assaltato e brevemente occupato il Campidoglio, sede del Congresso americano, mentre deputati e senatori si stavano riunendo per ufficializzare la vittoria del candidato democratico Joe Biden alle elezioni presidenziali che si sono svolte il 3 novembre 2020.

Nella stessa giornata (e prima della manifestazione) si era svolto nel parco a sud della Casa Bianca l’evento Save America che aveva visto protagonista il presidente uscente Donald Trump. In questa occasione Trump aveva dichiarato ai supporter di non volersi arrendere e che non avrebbe «mai» concesso la vittoria, ripetendo a gran voce lo slogan stop the steal.

Trump ha infatti dichiarato in diverse occasioni dichiarato di non riconoscere la sconfitta e ha spesso sollecitato i suoi sostenitori a contestare il risultato.

A conclusione dell’evento, alcuni dei partecipanti si sono diretti verso il Campidoglio facendo irruzione all’interno dell’edificio e costringendo i presenti ad interrompere le sedute in corso e a mettersi al sicuro. La forma violenta che ha assunto la manifestazione ha causato vittime e feriti, oltre all’arresto di più di 50 persone.

Una volta placati i disordini, il Congresso ha ripreso i suoi lavori e proclamato Joe Biden e Kamala Harris presidente e vicepresidente degli Stati Uniti d’America. L’insediamento ufficiale è previsto per il 20 gennaio 2021.

La notizia è stata al centro dell’informazione mondiale e, in alcuni casi, anche della disinformazione. Ecco quali bufale sono circolate sul tema in Italia.

Articolo in aggiornamento

Questo sostenitore di Trump non è deceduto per un «infarto dovuto ad una scarica di taser ai testicoli» durante l’assalto al Campidoglio

A partire dall’8 gennaio 2021 su Facebook è stata pubblicata la foto di un uomo con barba e capelli grigi che imbraccia due fucili. Si legge che si tratterebbe di Kevin Greeson, uomo deceduto durante l’assalto al Campidoglio dello scorso 6 gennaio a causa di un infarto dovuto «ad una scarica teaser ai testicoli eseguita accidentalmente dallo stesso manifestante».

In realtà, per quanto Greeson sia realmente deceduto, la notizia che lo collegherebbe ad una scarica di teaser è falsa.

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I Simpson non hanno predetto l’assalto al Congresso da parte del “vichingo”

È stata pubblicata su Facebook un’immagine che dimostrerebbe come la serie de I Simpson avrebbe predetto l’assalto al Congresso americano da parte di un uomo travestito da vichingo, fatto realmente verificatosi il 6 gennaio 2021.

In realtà, nelle puntate della celebre serie non compare mai il fotogramma recentemente diffuso sui social network. Come dichiarato da un portavoce della serie, l’immagine è stata creata su internet da un utente oggi sconosciuto.

Immagine pubblicata su Facebook – notizia falsa

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Ashli Babbitt è deceduta, la sua morte non è stata una «false flag»

Contrariamente a quanto riportato da alcuni utenti sui social network, Ashli Babbitt – veterana sostenitrice di Donald Trump – ha realmente perso la vita, colpita da un agente di polizia durante l’assalto al Campidoglio.

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No, l’azienda di riconoscimento facciale XRVision non ha identificato degli antifa tra gli assalitori del Congresso

Il Washington Times ha pubblicato un articolo in cui si sosteneva che grazie ai software di riconoscimento facciale elaborati dall’azienda XRVision erano stati identificati dei membri antifa tra gli assalitori del Campidoglio.

Si tratta di una notizia falsa, smentita dalla XRVision. Il Washington Times si è scusato con i lettori per le informazioni errate riportate e ha pubblicato una nuova versione dell’articolo e ricostruzione dell’accaduto.

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L’uomo travestito da Batman non era tra gli assalitori del Congresso, è un video del 2020

Il 6 gennaio 2021 è stata pubblicata su Facebook la fotografia di un uomo travestito da Batman accompagnata da un testo in cui si sosteneva che facesse parte degli estremisti e dei sostenitori del presidente uscente Donald Trump che hanno assalito il Congresso americano.

In realtà lo scatto non ha nulla a che vedere con questo episodio: si tratta di un fermo immagine di un video pubblicato su Instagram il 31 maggio 2020 e girato a Philadelphia (Stati Uniti d’America) durante le proteste di Black Lives Matter.

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No, durante l’assalto al Congresso non è stata sventolata una bandiera della Regione Sardegna

Nelle ore successive ai disordini, è stata pubblicata su Facebook una foto che mostrerebbe la presenza di una bandiera della Regione Sardegna tra quelle sventolate dai manifestanti sulle scalinate del Campidoglio.

Si tratta in realtà di un’immagine modificata. Lo scatto originale non mostra la bandiera della Regione Sardegna ma quella americana.

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Il sostenitore di Trump travestito da vichingo non era un manifestante di Black Lives Matter

Tra gli scatti diventati virali dopo l’assalto del Congresso, c’è la foto di un uomo travestito da vichingo. Sui social network alcuni hanno sostenuto che la stessa persona era stata immortalata tra i manifestanti durante un evento Black Lives Matter svoltosi in Arizona giugno 2020.

L’uomo era presente all’evento, ma non come sostenitore del movimento. In quell’occasione aveva manifestato a favore di Donald Trump e della teoria cospirazionista QAnon.

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No, le persone fotografate all’interno del Campidoglio non sono antifa

Nelle ore successive agli scontri, è circolata su Facebook la fotografia di tre persone immortalate all’interno del Campidoglio durante l’assalto. Stando a quanto riportato, si tratterebbe di esponenti antifa (movimento radicale di sinistra, contrazione delle parole anti fascist, antifascista) di Philadelphia.

Si tratta di una notizia falsa, le persone immortalate nella seconda foto sono Matthew Heimbach e Jason Tankersley. Nessuno dei due è un membro antifa.

L’immagine che collega gli assaltatori del Campidoglio al gruppo antifa di Philadelphia

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Non è vero che Mike Pence ha smesso di seguire Trump su Twitter dopo l’assalto al Congresso 

Il 6 gennaio 2021, in seguito all’assalto al Campidoglio, si è diffusa la notizia secondo cui il vice presidente in carica Mike Pence avrebbe smesso di seguire su Twitter il presidente Donald Trump.

Si tratta di una notizia falsa, tra i 48 account seguiti su Twitter Pence c’è anche quello di Trump.

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Questa foto non mostra i sostenitori di Trump il 5 gennaio 2021, è del 2018 

Il 5 gennaio 2020, giorno in cui i manifestanti pro-Trump si sono radunati a Washington in vista dell’evento Save America organizzato per il giorno successivo, è stata pubblicata su Facebook una fotografia che, stando a quanto riportato, mostrerebbe la grande folla coinvolta.

In realtà, la fotografia risale al 24 marzo 2018 e mostra un momento della manifestazione March for Our Lives tenutasi a Washington per chiedere delle modifiche alle leggi sulle armi.

Fotografia pubblicata su Facebook il 5 gennaio 2021

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Non è vero che uno degli assalitori del Campidoglio aveva un tatuaggio con «falce e martello»

Il 6 gennaio 2021 su Twitter è stata pubblicata la foto di uno degli uomini che ha fatto irruzione nella sede del Congresso americano. Lo scatto si concentra in particolare sul dorso della mano sinistra dell’uomo, recante un tatuaggio sottolineato con il colore rosso, e accompagnata da un commento che recita: «Spuntano tatuaggi strani come Falce e Martello… era tutto programmato per dare il Colpo di Grazia a Trump».

L’uomo ha davvero un tatuaggio sul dorso della mano sinistra, ma il simbolo del Partito Comunista non c’entra. In realtà si tratta di un simbolo collegabile ad un videogioco.

L’immagine oggetto della nostra verifica, con il particolare del tatuaggio evidenziato dall’autore del tweet

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No, Mike Pence non ha scelto una foto di Joe Biden come immagine di copertina su Twitter

Il 7 gennaio 2020 su Facebook è circolata la notizia secondo cui l’attuale vice presidente degli Stati Uniti Mike Pence avrebbe pubblicato una fotografia di Joe Biden e Kamala Harris come immagine di copertina del proprio profilo Twitter.

Si tratta di una notizia falsa. In realtà lo scatto immortala di spalle lo stesso Pence e la moglie Karen.

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No, la bandiera degli Stati Uniti del 1776 non sta «attualmente sventolando» sopra la Casa Bianca 

Su Facebook alcuni utenti hanno sostenuto che nei primi giorni di gennaio 2021 sopra la Casa Bianca sia stata issata la bandiera americana utilizzata nel 1776. Si tratterebbe di un segnale della «rivoluzione» del presidente Donald Trump.

Questa notizia è falsa. La bandiera a 13 stelle del 1776 non è stata issata sopra la Casa Bianca e la fotografia utilizzata come “prova” risale in realtà almeno al giugno 2019.

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Photo credit Blink O’fanaye via Flikr

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