No, l’impianto solare della diga di Muttsee non è fallito  - Facta
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No, l’impianto solare della diga di Muttsee non è fallito 

Il 23 settembre 2024 è stato pubblicato su X un post in cui si vede la foto di lago di alta montagna che, lungo un fianco, ha una serie di pannelli solari. Secondo chi pubblica, si tratterebbe della diga di Muttsee, i cui pannelli solari sarebbero ceduti dopo due anni dato che «l’impianto solare non è adatto all’uso in montagna». 

La notizia è falsa. 

Innanzitutto, la foto rappresenta effettivamente la diga di Muttsee, in Svizzera. I pannelli solari sono stati installati sulla diga a 2500 metri nel 2021, come progetto pilota sulle Alpi da Axpo e IWB, società energetiche svizzere. 

Tuttavia, non è vero che l’impianto solare sulla diga di Muttsee è fallito.  Contattata da Facta, Axpo ha dichiarato che l’impianto ha prodotto circa 2 milioni di chilowattora nel 2022 e quasi 3 milioni nel 2023. Su entrambi gli anni, circa il 44 per cento dell’energia elettrica è stata prodotta nei mesi invernali (da novembre ad aprile).  

Jeanette Schranz, responsabile della comunicazione per le energie rinnovabili di Axpo, tramite mail ha detto a Facta che lo scorso inverno [ndr: quello tra il 2023 e il 2024], a causa delle precipitazioni superiori alla media, «circa 270 dei 5000 pannelli solari sono stati danneggiati. Questi pannelli solari hanno dovuto essere smantellati quest’estate e alcuni sono già stati sostituiti».  
Sottolineiamo inoltre che non è vero che gli impianti di pannelli fotovoltaici non sono adatti all’uso in alta montagna. Schranz ha spiegato a Euronews che gli impianti solari alpini, «soprattutto in inverno, producono fino a tre volte più elettricità di un impianto analogo nelle regioni centrali [ndr:della Svizzera]». Per via dell’effetto Albedo, «il riflesso della neve aiuta» la produzione di energia elettrica, sottolinea Schranz, e «i pannelli solari hanno un rendimento maggiore a temperature più basse». Gli impianti solari in pianura, spiega Axpo in un comunicato stampa, «si trovano spesso nella nebbia durante i mesi invernali, mentre ad alta quota c’è molta meno nebbia e più sole» per via del fenomeno dell’inversione termica.

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