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Notizie false e cospirazioni: la disinformazione politica nel 2021

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28 dicembre 2021
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Come i nostri più affezionati lettori sapranno, la verifica delle dichiarazioni rilasciate dai politici, in occasione dei loro discorsi pubblici o sui profili social ufficiali, non rientra tra le attività di Facta: se ne occupano i nostri colleghi di Pagella Politica.

Succede però che la nostra redazione si imbatta in casi di disinformazione che, in un modo o nell’altro, riguardano i politici (e non solo quelli italiani): si tratta delle occasioni in cui una figura pubblica diventa vittima di una notizia falsa, decontestualizzata, di un’immagine modificata o di una notizia satirica erroneamente considerata vera. In questi casi interveniamo noi di Facta verificando il contenuto e, dove possibile, svelando l’errore.

Nel corso del 2021 ci siamo occupati di politici in circa 90 occasioni, verificando notizie che hanno riguardato l’Italia, l’Europa ma anche altre aree del mondo come gli Stati Uniti, la Russia e persino l’Australia. Quali temi abbiamo trattato? E, soprattutto, quali sono state le principali notizie errate? Scopriamolo insieme.

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Un’occhiata generale

Da gennaio a dicembre 2021 la redazione di Facta ha verificato 88 notizie che, in un modo o nell’altro, avevano come protagonisti delle figure politiche. Tutti gli articoli pubblicati rientrano nella categoria Antibufale e sono per lo più notizie false (in totale 57). Seguono le notizie fuori contesto (17), le immagini modificate (7), le notizie satiriche (3), le senza prove (2) e chiudono le notizie vere o vecchie, con un solo caso ciascuna.

Le caratteristiche comuni di queste antibufale sono principalmente due: la presenza di un politico nel ruolo di (sfortunato) protagonista della notizia e una narrazione vicina ad un caso di attualità, come ad esempio la pandemia, le elezioni o eventi di cronaca di particolare risalto agli occhi dell’opinione pubblica. Stando a quanto osservato da Facta in questi dodici mesi, sono proprio questi due aspetti a far sì che un caso di disinformazione politica assuma una grande visibilità (e viralità), finendo per essere considerato reale da molti utenti sui social network. Il fatto che il politico interessato sia un reale esponente pubblico e che l’evento che fa da contorno alla notizia sia anch’essa reale porta molti utenti a credere più facilmente nelle notizie (anche se false).

Facciamo qualche esempio. Era falsa la notizia secondo cui Mario Draghi aveva dichiarato che l’euro è la «porta della prigione che abbiamo chiuso a tripla mandata; e tanto peggio per voi, carcerati, se morirete di disoccupazione, fame e freddo», così come era falsa la notizia di Hillary Clinton incarcerata nel campo di prigionia statunitense (ma geograficamente situato a Cuba) di Guantánamo.

Un esempio di notizia fuori contesto di cui ci siamo occupati nel 2021 era quella che alludeva ad uno scorretto utilizzo della mascherina anti-Covid da parte di alcuni leader presenti, lo scorso ottobre, al G20 di Roma. Secondo alcuni utenti dei social network, Mattarella, Draghi e Boris Johnson avrebbero indossato la mascherina esclusivamente per scattare le foto di rito: notizia fuori contesto, collegata ad una interpretazione parziale del filmato che in realtà mostra il rispetto delle norme anti-Covid e una sola momentanea rimozione della mascherina sotto richiesta di alcuni fotografi. Ma non finisce qui: non sono mancati casi di immagini modificate – come quando è diventato virale uno scatto di Giorgia Meloni con alle spalle una presunta fotografia di Benito Mussolini –, o notizie satiriche considerate erroneamente reali, cosa che è successa con un video in cui sembrava che Salvini facesse “scena muta”  a una domanda di Gruber circa la sue assenze da ministro dell’Interno.

La categoria “notizie senza prove” ha invece visto nel 2021 solo due articoli legati a personaggi politici e, in entrambi i casi, si trattava di casi provenienti dall’estero: una notizia alludeva alla presunta possibilità offerta da Trump alla guardia nazionale di soggiornare presso un suo hotel durante la cerimonia di insediamento del presidente Joe Biden, mentre l’altra coinvolgeva in prima persona il ministro australiano Victor Dominello e la paralisi facciale che l’aveva colpito a settembre 2021.

Come anticipato, non sono poi mancate una notizia vera e una vecchia. È ad esempio vero che Silvia Sardone (Lega) era in piazza Duomo a Milano durante i festeggiamenti (molto criticati) per lo scudetto dell’Inter a maggio 2021. D’altra parte, la dichiarazione di Brunetta sullo smart working e l’invito a tornare in ufficio per i dipendenti pubblici era di giugno 2020 e non di febbraio 2021.

I temi della disinformazione politica italiana

La pandemia è stata il tema centrale di cui ci siamo occupati nel 2021, anche per quanto riguarda la disinformazione politica. Numerose notizie false hanno riguardato politici e presunti imbrogli nella vaccinazione: Silvio Berlusconi e Massimiliano Fedriga sono stati accusati di aver simulato la vaccinazione utilizzando una siringa con il tappo, mentre Nicola Zingaretti è stato (ingiustamente) accusato di «fare propaganda» a favore della vaccinazione anti-Covid simulando una dose in più di vaccinazione (quando in realtà erano scatti che nulla avevano a che fare con la pandemia, ma con altri cicli vaccinali).

Sono anche stati toccati temi più delicati, come il presunto (e smentito) nesso tra la vaccinazione e il decesso dell’assessora leghista Gianna Gambaccini o, ancora, la notizia decontestualizzata secondo cui Francesco Boccia (Pd) avrebbe dichiarato che «molti italiani non ci saranno più il prossimo Natale». Si è parlato anche di green pass, altro tema caldo di informazione (e disinformazione) del 2021. Era ad esempio decontestualizzata la notizia secondo cui Matteo Orfini, deputato del Partito democratico, aveva dichiarato di essere contrario all’utilizzo del pass verde in aula.

Ma la pandemia non è stata l’unico argomento. Diversi sono gli episodi di disinformazione a sfondo puramente politico, che hanno visto protagonisti dei leader di partito e il loro ruolo istituzionale. Ad esempio: Matteo Salvini è stato sì contestato a Marsala (Sicilia) durante un comizio, ma l’episodio è avvenuto nel 2015 e non nel 2021. O ancora: Matteo Renzi nel 2021 ha fatto discutere per i suoi rapporti con diversi Paesi del Golfo, ma non è vero che indossava

giacca, cravatta e una lunga gonna bianca che ricordava la tradizionale “dishdasha”.

Infine, non sono mancate le tradizionali dichiarazioni false e inventate, classico della disinformazione politica a cui siamo da tempo abituati. Falso è il presunto tweet di Laura Boldrini sull’eliminazione della Francia dagli Europei di calcio e il ddl Zan o il post Facebook di Salvini che accoglieva con entusiasmo la nomina di Elsa Fornero all’interno del team di consiglieri incaricati di coordinare le politiche economiche dell’esecutivo.

Dall’estero

La disinformazione politica di cui Facta si è occupata nel 2021 non è però stata solo italiana, anzi: molte notizie hanno riguardato politici esteri o componenti dei loro staff, coinvolgendo talvolta anche personalità non conosciute ai più.

Facciamo una breve panoramica e viaggiamo nel resto del mondo per scoprire dove ci ha portato questo particolare filone della disinformazione, iniziando dai Paesi a noi più vicini per poi passare a quelli extra-europei.

Europa e Regno Unito

Guardando ai politici europei, la disinformazione non è mancata anche a livello continentale: in tema pandemia abbiamo verificato la falsa notizia secondo cui Angela Merkel avrebbe rifiutato la somministrazione del vaccino AstraZeneca, oppure quella secondo cui il primo ministro belga Alexander De Croo avrebbe simulato la vaccinazione. Guardando alla vicina Spagna abbiamo spiegato perché non è vero che la ministra della Salute Carolina Darias San Sebastian ha dichiarato illegale il green pass o, cambiando tema, perché la presunta foto della sindaca di Barcellona che urina per strada è falsa.

Spostandoci nei territori dei cugini francesi, abbiamo verificato almeno due notizie che hanno riguardato il presidente francese Emmanuel Macron: una a tema pandemia e green pass, occasione in cui a Macron sono state attribuite parole mai dette, e una che riguardava una visita istituzionale. È vero che a luglio 2021 in occasione di una tappa nella Polinesia francese a Macron sono state donate numerose corone di fiori, ma non è vero che era totalmente coperto dalle ghirlande come alcune foto sui social volevano far credere.

Allargando lo sguardo su un Paese che – da poco – non è membro dell’Unione europea, passiamo al Regno Unito e lasciamo per il momento la pandemia in secondo piano. Per i cittadini britannici il 2021 sarà ricordato, tra le altre cose, come l’anno che ha visto la morte del principe Filippo d’Edimburgo, consorte della regina Elisabetta II.

La disinformazione ha toccato anche questo tema che possiamo considerare, vista la presenza della Corona, politico. Ma di quali notizie false ci siamo occupati? Non è ad esempio vero che il principe Filippo era iscritto al partito nazista. Inoltre, la foto che, stando ad alcuni utenti social, immortalava la commozione di Elisabetta II per il decesso del marito è in realtà decontestualizzata: lo scatto risale al 7 novembre 2002 durante il Field of Remembrance presso l’Abbazia di Westminster, evento organizzato ogni anno per commemorare coloro che hanno perso la vita prestando servizio nelle forze armate.

Stati Uniti 

Un vero e proprio filone della disinformazione politica di Facta (abbiamo scritto più di venti articoli!) ha riguardato, come avevamo previsto alla fine del 2020, gli Stati Uniti e, in particolare, le elezioni americane e la vittoria del presidente Joe Biden.

Non è ad esempio vero che Biden è stato arrestato prima di prestare giuramento (né che la cerimonia sia stata annullata) o che ha finto di lavorare dalla Casa Bianca o ancora che, come alcuni hanno sostenuto a febbraio 2021, il presidente era sparito lasciando la dimora presidenziale «al buio». Non è neppure vero che Biden ha firmato degli ordini esecutivi privi di testo e non è reale una presunta lettera lasciata da Donald Trump al suo successore.

Rimanendo in tema elezioni, altro personaggio pubblico finito nel mirino della disinformazione – oltre all’ex presidente Donald Trump – è stato il vice-presidente Mike Pence: alcuni utenti social hanno erroneamente sostenuto che Pence avesse smesso di seguire su Twitter il presidente uscente Trump dopo il celebre assalto al Campidoglio o che, rimanendo in tema social, avesse scelto un’immagine di Joe Biden come sua nuova foto di copertina sui suoi account social ufficiali. Si trattava, in entrambi i casi, di notizie false.

Durante l’anno la disinformazione politica made in USA ha poi parlato spesso anche di Hillary Clinton, moglie dell’ex Presidente Bill Clinton, candidata alla presidenza nel 2016 e personaggio politico particolarmente attivo negli Stati Uniti. Su Facta abbiamo verificato diverse notizie false che riguardavano la sua persona o membri del suo staff.

Australia e Nuova Zelanda
Il 2021 politico di Facta è poi arrivato ancora più lontano, fino all’altra parte del mondo. Sia Australia che Nuova Zelanda sono finite tra i contenuti verificati dalla nostra redazione per notizie false a tema pandemia.

Per quanto riguarda l’Australia sono state diverse le notizie che hanno riguardato esponenti politici di rilievo e la campagna vaccinale: c’è chi sui social network ha sostenuto che il primo ministro australiano abbia simulato la vaccinazione e chi ha accusato la premier del Nuovo Galles del Sud di aver accettato somme di denaro da Pfizer.

Situazione simile per la Nuova Zelanda, dove un cartellone pubblicitario utilizzato per le elezioni presidenziali del 2020 è stato modificato e utilizzato per veicolare online un messaggio totalmente falso sulla campagna di vaccinazione in atto nel Paese.

Russia e Israele

Abbiamo poi verificato anche delle notizie che hanno coinvolto Vladimir Putin che, in un video manipolato da chi voleva diffondere disinformazione, sembra accusare i leader mondiali di voler ridurre la popolazione. In un’altra occasione, Putin è stato anche accusato di aver dichiarato che l’Occidente è «controllato da pedofili satanici»: nulla di vero.

Infine, a maggio 2021 su Facebook è diventato virale un presunto discorso pronunciato dall’allora primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e indirizzato a Ismail Haniya, principale leader di Hamas ed ex primo ministro dell’autorità palestinese. Si leggeva che Israele ha un «enorme debito di gratitudine» verso Hamas, che avrebbe «unito» il popolo ebraico «come una persona con un cuore solo» contro «un nemico che ha giurato il genocidio del nostro popolo». Per questo motivo Netanyahu offriva «un’ultima chance» ad Hamas perché «tutti i lanci di razzi cessino entro 24 ore» e in caso contrario Israele avrebbe promesso di entrare nella parte settentrionale della Striscia di Gaza e non abbandonarla più. Si trattava di una notizia falsa, che abbiamo scoperto circolare su Internet dal 2014.

In conclusione

Come abbiamo visto la disinformazione politica (in Italia e all’estero) è stato un vero e proprio filone di questo 2021, affrontando temi molto vicini all’emergenza sanitaria ma anche distanti da essa e dimostrando di sapersi adattare agli eventi che nel corso dell’anno si sono succeduti.

Che fare in questi casi? Come al solito il consiglio è quello di prestare sempre molta attenzione a quanto leggiamo o vediamo sui social network, approfondendo sempre la fonte della notizia e cercando conferma in almeno un paio di fonti stampa di cui ci fidiamo.

Per quanto riguarda invece ciò che di errato è stato detto dai diversi leader politici, vi rimandiamo all’attività dei colleghi di Pagella Politica che durante tutto l’anno si è occupata di verificare le dichiarazioni dei principali esponenti italiani (e non solo).

Se poi volete partecipare all’elezione della peggior dichiarazione del 2021, votate sulla Pagella Cup! Siete in tempo fino a fine anno.

credits immagine di copertina: Camera dei deputati

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